Divenire-polvere/rovina: mappare senza mappa/comunicare senza nome

cartografar sem mapa/comunicar sem nome

Abstract

Questo articolo propone un esperimento per analizzare la differenza tra le traduzioni teoriche ed empiriche delle cartografie della/in comunicazione, analizzando la deriva come strategia metodologica adatta a cogliere lo scambio intersoggettivo con le sue conseguenze epistemologiche. Si visitano "Io, Villa Adriana" di Luca Vitone al MAC-USP di San Paolo e "Io, Villa Adriana" al MAXXI di Roma, autoritratti impressi dagli agenti climatici su tele esposte alle rovine di Villa Adriana, residenza dell'imperatore romano Adriano (II secolo d.C.). Il testo sviluppa: 1. Tracciamento: prescrizioni, ricezioni, curatele, percorsi; 2. Configurazioni: la deriva immunizza la mappa e crea derive di derive nel territorio; e 3. Ridisegno: rielaborazione della visualità della mappa per cercare di rendere visibili le sue differenze. Il codice cartografico stabilito dalla curatela viene sorpreso, in una trasgressione alla deriva attraverso l'immaginario. La deriva come evento crea un'altra curatela che destabilizza la cartografia come metodo, epistemologia o empirismo. La possibilità di mappare il concetto stesso viene alterata sperimentando il rischio della sorpresa.