Atene a dieta: La relazione fra “gastronomia” (opsopoietike) e regime politico nella filosofia di Platone
DOI:
https://doi.org/10.4013/fsu.2021.222.05Resumo
Questo articolo si propone di esaminare la relazione stabilita da Platone fra la diaita, ossia l’insieme delle condizioni psicofisiche legate alla nutrizione, e il regime politico che essa genera. Il testo analizza le ragioni, soprattutto di ordine politico, che spingono Platone a criticare il nomos dietetico che fa irruzione nei secoli V-IV a.C. in seguito allo sviluppo raggiunto dalla tecnica culinaria. La proposta consiste nel trovare il legame che unisce un certo abito alimentare con l’instaurarsi di un certo tipo di governo. Al fine di attingere l’obbiettivo, l’articolo è suddiviso nelle parti seguenti: dapprima viene descritto l’interesse di Platone per la selezione dei cibi e per i loro effetti sulla salute individuale e politica; quindi si esamina il giudizio fornito dal filosofo in merito alle nuove abitudini e le loro influenze sociali; infine, si analizza la relazione fra diaita e politica presente specialmente in alcuni passi della Repubblica e delleLeggi.
Parole chiave: Platone, diaita, politica, nomos.
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